Alessandro Giusberti
"Le immagini che dipingo rappresentano il nostro divenire, l'attimo che fugge, l'essere quotidianamente proiettati da forti correnti, correnti di spazio e di tempo che ci modificano, trasformano e consumano".
Queste le parole di Giusberti per descrivere il proprio lavoro, risultato di una ricerca cominciata più di 30 anni fa e da sempre condotta sul filo del realismo.
La pittura, dunque, come appassionante ricerca del vero. Per Giusberti, tutto è in movimento, e nel movimento risiede il reale: l’istante esiste come traiettoria di meteora, ma attraverso quell’istante si può capire la vita. È dal 1989 che l’artista inizia una ricerca sul movimento, un’osservazione sul nostro umano stato di consumate meteore nello spazio e nel tempo. I suoi soggetti sono paesaggi urbani e figure che emergono dallo sfondo di vedute di città appena accennate: gruppi di persone che sembrano riunirsi casualmente davanti a un cinema, in una strada cittadina, seduti al bar, ognuno con una propria occupazione momentanea. Sensazioni, atmosfere, immagini che appartengono a tutti noi e nelle quali risulta più facile identificarsi poiché la tecnica utilizzata non consente la percezione del dettaglio: personaggi senza volto, strade senza nome, insegne luminose pressoché illeggibili.
La tecnica prevede pennellate rapide, istintive, e la marcata sensazione di movimento fa pensare a scatti fatti in fretta, foto venute mosse perché non c’è il tempo di soffermarsi, attimi di vita ingigantiti fino a diventare sfuocati. Giochi di sovrapposizione e sdoppiamenti di figure sembrano voler enfatizzare esistenze che si incrociano, che si sovrappongono per un attimo, in quel luogo, in quel momento, per poi separarsi nuovamente e riprendere il flusso, lo scorrimento della vita, ritornando ad essere frazioni millesimali in continuo movimento lungo la linea del tempo. Attratto dal cuore pulsante della vita che si svolge nelle grandi ville lumière visitate nel corso dei suoi numerosi viaggi, Giusberti ne riporta solo qualche frammento, brandelli di sensazioni enormemente elaborate ed intimamente registrate, delle quali ci offre però solo qualche passaggio, perché la vita corre troppo in fretta, anche più della sua mano, per essere catturata sulla tela. Sono presentati in mostra, oltre ai “tradizionali” oli su tela, lavori ad olio “sottoplexiglass”, modernizzazione dell’antico sottovetro, tecnica in uso nel passato e di cui il “nostro” Luca Giordano ed altri coevi hanno lasciato esempi di grande suggestione.
Alessandro Giusberti, nasce a Bologna nel 1955 e qui risiede dal 2001. Vive e lavora tra Bologna, Bordeaux e San Paolo in Brasile. Giovanissimo, alla sola età di 11 anni inizia a studiare la tecnica ad olio. Van Gogh e gli impressionisti, sue prime fonti d’ispirazione, cederanno il passo, negli anni della maturità, al periodo barocco, di cui Giusberti amerà in particolare il verismo seicentesco europeo. Interesse che lo guiderà, nei primi anni ’70, alla produzione di opere calate in un universo surreale, plasmato da immagini di quadri di grandi autori sovrapposti l’uno con l’altro, in un originale gioco di rimandi, intenti e tecniche. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Bologna intraprende lunghi viaggi in Francia e in Spagna, dove vive per due anni frequentando con regolarità musei e fondazioni allo scopo di indagare a fondo il lavoro dei grandi maestri del passato. Espone in Germania, Spagna e Stati Uniti prima di giungere in Brasile, dove vive per un lungo periodo e dove tuttora mantiene forti legami professionali. Tra le mostre più significative le personali del 2006 alla Galleria Nova André di San Paolo in Brasile e del 2007 alla Galleria Forni di Bologna. Sempre nel 2007 è chiamato a partecipare alla mostra Nuovi Pittori della Realtà a cura di M. Sciaccaluga al PAC di Milano e alla 58° edizione del prestigioso Premio Michetti. Di particolare rilevanza la partecipazione alla Biennale di Venezia del 2011, Padiglione Italia e la mostra itinerante Ansia d’immagine. Il tempo che fugge nei Musei di Rio de Janeiro, Belo Horizonte e San Paolo nel corso del 2012.
Alessandro Giusberti
opening: giovedì 14 maggio 2015 | ore 19
dal 15 maggio al 17 luglio 2015
lunedì-sabato dalle 16.30 alle 19.30
PRAC | piero renna arte contemporanea
via nuova pizzofalcone 2 | 80122 napoli